Impianto in zona estetica: la gestione dei tessuti - Parte 1

Mattia D'Ambrosio

I casi di riabilitazione implantare in zona estetica spesso risultano particolarmente complessi e per ottenere dei risultati ottimali è necessario eseguire una pianificazione accurata.

Ce ne portano un ottimo esempio i tootor Mattia D’ambrosio e Francesco Frascari in questo caso clinico in cui spiegano come effettuare una riabilitazione estetico-funzionale di un incisivo centrale in una giovane paziente.

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Impianti in zona estetica: come gestire i tessuti molli per un risultato predicibile

La riabilitazione con impianti in zona estetica è una delle procedure più complesse per il clinico, perché richiede un approccio che unisca funzionalità e massima attenzione all'estetica del sorriso. Non basta garantire l'osteointegrazione: il successo dipende soprattutto dalla gestione dei tessuti molli in implantologia, decisiva per ricreare armonia, simmetria e stabilità a lungo termine delle parabole gengivali.

In questo articolo approfondiamo i principi biologici e chirurgici alla base della corretta chirurgia mucogengivale in zona estetica e presentiamo un caso clinico di implantologia guidata estetica con innesto connettivale, trattato dai tootor Mattia D'Ambrosio e Francesco Frascari.

Parabole gengivali in implantologia: l'importanza della gestione dei tessuti molli in zona estetica

La riabilitazione con impianti in zona estetica è molto più di un atto chirurgico: è un processo che coinvolge estetica, funzione e biologia. Quando si lavora in zona anteriore, soprattutto a livello degli incisivi superiori, l'occhio del paziente percepisce immediatamente eventuali difetti, anche minimi. Per questo la corretta gestione dei tessuti molli in implantologia è il vero discrimine tra un impianto semplicemente "funzionante" e un sorriso realmente armonico.

L'estetica del settore anteriore non dipende solo dalla stabilità degli impianti, ma anche da soluzioni conservative come le faccette dentali. In alcuni casi selezionati, il restauro diretto con faccette in composito può rappresentare un'alternativa minimamente invasiva per migliorare forma, colore e profilo di emergenza degli incisivi. Guarda il nostro video dedicato: Restauro con faccette protocollo completo – Parte 1 del tootor Stefano Gelli.

Le criticità più frequenti che il clinico deve affrontare sono:

La letteratura scientifica conferma l'importanza di questi aspetti. Ad esempio, Zuhr et al. (2014) hanno descritto come l'aggiunta di innesti connettivali migliori il volume e la stabilità dei tessuti molli attorno agli impianti. Più recentemente, Stefanini et al. (2023) hanno evidenziato che le tecniche di soft tissue augmentation garantiscono condizioni cliniche favorevoli e stabili nel medio-lungo termine.

In sintesi, un corretto volume e spessore gengivale non hanno solo un valore estetico, ma agiscono come una vera e propria barriera biologica, proteggendo l'osso sottostante e migliorando la prognosi implantare.

Tecniche di chirurgia mucogengivale per impianti in zona estetica

La gestione dei tessuti molli rappresenta un passaggio imprescindibile per garantire stabilità biologica ed estetica degli impianti in zona estetica. Oltre al corretto posizionamento implantare, è necessario selezionare la tecnica di chirurgia mucogengivale più adatta in base al biotipo gengivale, al volume disponibile e alle richieste estetiche del paziente.

Le principali opzioni includono:

In sintesi, le tecniche di chirurgia mucogengivale consentono di personalizzare l'approccio chirurgico in base alle condizioni cliniche e alle aspettative estetiche del paziente. Nei casi di impianti in zona estetica, l'associazione tra innesto connettivale e lembo avanzato coronalmente rimane la scelta con i risultati più predicibili, mentre le matrici collageniche rappresentano una valida alternativa nei pazienti che privilegiano procedure meno invasive.

Pianificazione digitale: il ruolo della chirurgia guidata in implantologia estetica

La pianificazione digitale è oggi un passaggio imprescindibile per garantire predicibilità e risultati estetici negli impianti in zona estetica. L'implantologia guidata estetica, attraverso la fusione dei file DICOM da CBCT e dei file STL delle impronte digitali, permette di programmare con precisione non solo il posizionamento implantare ma anche la successiva gestione dei tessuti molli.

I principali vantaggi documentati sono:

In questo modo, la chirurgia guidata non si limita a migliorare l'accuratezza implantare, ma diventa uno strumento strategico per integrare la riabilitazione funzionale ed estetica, soprattutto nei casi ad alta richiesta estetica.

La chirurgia guidata non è applicabile solo agli impianti in zona estetica, ma rappresenta una risorsa anche nei casi di riabilitazione complessa full-arch. Approfondisci il tema nel nostro contenuto dedicato: Riabilitazione arcata inferiore con chirurgia guidata – Parte 1.

Caso clinico: impianto immediato in zona 2.1 con innesto connettivale

Un esempio concreto di gestione avanzata degli impianti in zona estetica è rappresentato dal caso trattato dai tootor Mattia D'Ambrosio e Francesco Frascari, riguardante una paziente di 29 anni, non fumatrice, con mobilità di II grado dell'elemento 2.1 e recessione gengivale di circa 3 mm.

Il piano terapeutico è stato così articolato:

Questa strategia combinata ha permesso di ottenere una rapida armonizzazione del profilo dei tessuti molli e una stabilizzazione dell'architettura gengivale già in fase provvisoria. I risultati sono in linea con quanto riportato in letteratura, dove l'associazione tra impianto immediato, innesto connettivale e gestione protesica provvisoria ha dimostrato di migliorare predicibilità ed estetica nei casi di settori anteriori.

Conclusioni: gestione dei tessuti molli in implantologia estetica

La gestione dei tessuti molli in implantologia rappresenta il vero discrimine tra un impianto semplicemente "funzionante" e una riabilitazione realmente integrata nel sorriso del paziente. In particolare, nei casi di impianti in zona estetica, la predicibilità del risultato dipende dalla capacità di unire competenze chirurgiche e pianificazione digitale.

Un approccio completo che combini la pianificazione digitale, l'implantologia guidata estetica e tecniche mucogengivali avanzate, come l'innesto connettivale in implantologia e il lembo avanzato coronalmente, consente di ottenere parabole gengivali armoniche, stabilità dei tessuti e risultati estetici duraturi.

Vuoi approfondire questo tema? Guarda il video " Impianto in zona estetica: la gestione dei tessuti – Parte 1", a cura dei nostri tootor Mattia D'Ambrosio e Francesco Frascari, disponibili in piattaforma.

FAQ

  1. Quali parametri valutare prima di posizionare un impianto in zona estetica?
  2. In un caso di impianti in zona estetica, il clinico deve valutare spessore e altezza della corticale vestibolare, biotipo gengivale, linea del sorriso e presenza di papille. Questi fattori determinano la necessità di procedure aggiuntive come innesto connettivale in implantologia o lembo avanzato coronalmente.

  3. Come stabilire se è necessario un innesto connettivale in implantologia?
  4. L'innesto connettivale in implantologia è indicato nei pazienti con biotipo sottile (<1 mm), rischio di recessioni o necessità di aumentare il profilo di emergenza. Studi clinici dimostrano che il CTG associato al posizionamento immediato migliora la stabilità a lungo termine delle parabole gengivali in implantologia.

  5. Che vantaggi offre il lembo avanzato coronalmente negli impianti anteriori?
  6. Il lembo avanzato coronalmente permette di coprire deiscenze mid-facciali e di ripristinare la simmetria delle parabole gengivali. Abbinato a un innesto connettivale, rappresenta la tecnica più predicibile per stabilizzare i tessuti molli in caso di impianti in zona estetica.

  7. Qual è il ruolo dell'implantologia guidata estetica nella gestione dei tessuti molli?
  8. L'implantologia guidata estetica consente di posizionare l'impianto rispettando la morfologia ossea residua e la futura emergenza protesica. Questo facilita la successiva gestione dei tessuti molli in implantologia, riducendo il rischio di deviazioni implantari che potrebbero compromettere l'architettura gengivale.

  9. La protesi provvisoria su impianto in zona estetica è sempre indicato?
  10. La protesi provvisoria su impianto in zona estetica è indicata solo quando si ottiene una stabilità primaria >35 Ncm. La provvisorizzazione immediata aiuta a condizionare i tessuti molli e a modellare le parabole gengivali, ma richiede un attento controllo dell'occlusione per evitare carichi eccessivi.

  11. Quali sono i rischi di una gestione inadeguata dei tessuti molli negli impianti in zona estetica?
  12. Una scarsa gestione dei tessuti molli in implantologia può portare a recessioni gengivali, esposizione dei componenti implantari, perdita di papille e compromissione del risultato estetico. Nei casi più complessi, può rendersi necessario un re-intervento con chirurgia mucogengivale correttiva.