Riabilitazione mascellare superiore con impianti sottoperiostei: la tecnica EagleGrid®
Introduzione agli impianti sottoperiostei nella riabilitazione mascellare superiore
La riabilitazione del mascellare superiore in presenza di grave atrofia ossea rappresenta una delle sfide più impegnative in implantologia moderna. Nei pazienti in cui l'osso residuo non è sufficiente per inserire impianti endossei convenzionali, la gestione del caso diventa complessa e spesso richiede procedure rigenerative estese, con tempi lunghi e risultati non sempre predicibili.
In alternativa al rialzo di seno mascellare o a interventi di rigenerazione complessa, oggi gli impianti sottoperiostei di nuova generazione offrono una soluzione concreta. Grazie alla progettazione digitale CAD-CAM e all'utilizzo della griglia sottoperiostea in titanio, questa metodica permette di trattare con successo casi di implantologia mascellare complessa, riducendo morbilità e tempi di guarigione.
Tra le tecniche disponibili vi è EagleGrid®, un sistema che combina precisione chirurgica e affidabilità protesica, consentendo di restituire una protesi fissa anche in mascellari con atrofia avanzata.
In questo articolo analizzeremo in dettaglio le indicazioni cliniche, i vantaggi e i limiti degli impianti sottoperiostei, soffermandoci sulla tecnologia EagleGrid® e presentando, nella parte conclusiva, un caso clinico documentato dal tootor Mauro Cerea, che mostra l'applicazione pratica di questa soluzione.
Cosa sono gli impianti sottoperiostei
Gli impianti sottoperiostei sono strutture personalizzate, tipicamente in titanio, che vengono posizionate sopra l'osso ma sotto il periostio, fissandosi all'anatomia residua senza richiedere grandi volumi ossei. Sono progettati per adattarsi esattamente al contorno osseo residuo, riducendo la necessità di innesti o rialzi ossei estesi.
Storicamente, questa soluzione ha mostrato limiti dovuti a complicanze come esposizione della struttura, mobilità, dolore, perdita ossea e fallimenti nel lungo periodo; ciò era in parte legato a materiali meno performanti, processi di produzione meno precisi, e assenza di workflow digitali rigorosi (Goh, 2025).
Oggi, grazie al CAD-CAM, alla stampa 3D / laser melting in titanio, e all'introduzione di workflow digitali che prevedono imaging avanzato (come Cone Beam), modelli anatomici precisi e griglie custom-made, la tecnica è stata completamente ridefinita. I recenti studi riportano tassi di sopravvivenza elevati con minori complicanze tecniche e biologiche, maggiore adattabilità anatomica, e risultati clinici più predicibili. (Gasparini et al., 2024; Pellegrino et al., 2025)
Quando scegliere gli impianti sottoperiostei
Gli impianti sottoperiostei rappresentano una soluzione indicata nei casi di implantologia mascellare complessa, quando le condizioni anatomiche del paziente non permettono l'inserimento di impianti endossei convenzionali. La situazione più frequente è quella dell'atrofia mascellare superiore severa, caratterizzata da un volume osseo insufficiente sia in altezza sia in spessore per garantire stabilità primaria. In questi scenari, un impianto tradizionale rischierebbe di fallire, mentre una struttura sottoperiostea si adatta all'anatomia residua e distribuisce meglio i carichi (Pellegrino, 2025).
Questa metodica si rivela particolarmente utile anche per pazienti che non vogliono o non possono sottoporsi a procedure rigenerative complesse, come il rialzo di seno mascellare o innesti ossei estesi, che comportano tempi chirurgici lunghi e una morbilità post-operatoria più elevata (Mosdenthospital, 2025).
Un altro contesto favorevole all'uso di una griglia sottoperiostea in titanio è quando gli impianti zigomatici non sono praticabili, per ragioni anatomiche o per la complessità chirurgica che comportano (Gasparini et al., 2024). In queste circostanze, la possibilità di ottenere una protesi fissa in mascellare atrofico senza dover ricorrere a innesti ossei estesi rappresenta un vantaggio clinico e psicologico notevole per il paziente.
In sintesi, la scelta di un impianto sottoperiosteo è giustificata quando si desidera una riabilitazione affidabile, con riduzione dei tempi operatori e delle complicanze, e un ritorno rapido alla funzione masticatoria ed estetica.
Oltre agli impianti sottoperiostei, su TOOTOR è disponibile anche il video "Riabilitazione mascellare atrofico con Hybrid Zygoma technique – Parte 1", che mostra un approccio alternativo con impianti zigomatici realizzato dal tootor Andrea Enrico Borgonovo.
EagleGrid® nella riabilitazione del mascellare superiore atrofico
EagleGrid® è una griglia sottoperiostea in titanio, prodotta tramite tecnologia laser melting, che si inserisce nel panorama delle soluzioni disponibili per la riabilitazione del mascellare superiore atrofico. L'uso del CAD-CAM e della progettazione digitale permette di migliorare la precisione e l'adattamento della struttura rispetto ai modelli tradizionali.
Le principali caratteristiche del sistema EagleGrid® sono:
- progettazione digitale a partire da una TAC Cone Beam 3D, con modellazione su misura del dispositivo;
- struttura personalizzata, che replica fedelmente l'anatomia ossea del paziente e consente una distribuzione più equilibrata dei carichi;
- osteotomie trasverse guidate, progettate per far emergere gli abutment in gengiva cheratinizzata, riducendo il rischio di esposizioni;
- compatibilità con altre strategie implantari, come l'implantologia pterigoidea, utile per sfruttare l'osso tuberale e garantire maggiore stabilità.
Queste caratteristiche rendono EagleGrid® una possibilità concreta per affrontare casi di implantologia mascellare complessa, riducendo in alcuni scenari la necessità di procedure rigenerative estese e permettendo al clinico di proporre una protesi fissa in mascellari con atrofia severa (Gasparini et al., 2024; Pellegrino, 2025).
Vantaggi e limiti degli impianti sottoperiostei
L'impiego degli impianti sottoperiostei presenta una serie di vantaggi, soprattutto nei casi di implantologia mascellare complessa. Uno dei principali benefici è la possibilità di trattare pazienti con atrofia mascellare superiore severa senza ricorrere a interventi rigenerativi estesi, come innesti ossei o rialzo di seno mascellare. La progettazione CAD-CAM consente inoltre una personalizzazione completa della griglia sottoperiostea in titanio, garantendo un adattamento preciso all'anatomia del paziente e una distribuzione ottimale dei carichi masticatori. Un ulteriore punto di forza è rappresentato dai tempi di riabilitazione più rapidi, che riducono i disagi post-operatori e permettono un recupero funzionale più veloce rispetto ad altre tecniche (Gasparini et al., 2024).
Nonostante questi progressi, gli impianti sottoperiostei presentano anche alcuni limiti. La procedura chirurgica richiede infatti una notevole esperienza clinica, in quanto il posizionamento della griglia e la gestione dei tessuti molli sono passaggi delicati. Inoltre, questa metodica non sostituisce completamente le altre tecniche di implantologia, ma si configura come un'alternativa valida in casi selezionati, dove le procedure convenzionali risultano meno indicate. Infine, pur essendo oggi meno frequenti grazie ai nuovi materiali e al design digitale, possono comunque verificarsi complicanze biologiche o meccaniche, come esposizioni o infezioni della struttura (Pellegrino, 2025).
Caso clinico: impianti sottoperiostei e pterigoidei per una riabilitazione complessa
Sulla piattaforma TOOTOR, il tootor Mauro Cerea, professore a contratto di Chirurgia Implantare sottoperiostale presso l'Università Politecnica delle Marche, ha documentato un caso di riabilitazione mascellare superiore in una paziente con atrofia ossea severa, dove le tecniche di implantologia convenzionale non erano applicabili.
Pianificazione e approccio clinico
La valutazione tramite Cone Beam 3D ha evidenziato una marcata atrofia verticale e trasversale, condizione che avrebbe richiesto una rigenerazione ossea estesa, con tempi lunghi e maggiore morbilità. Per ridurre complessità e rischi, è stata scelta una combinazione di impianti pterigoidei e impianti sottoperiostei EagleGrid®.
- Gli impianti pterigoidei hanno sfruttato l'osso tuberale residuo, garantendo stabilità distale con torque elevato.
- La fase di scheletrizzazione del mascellare è stata condotta con attenzione, preservando il periostio, l'arteria palatina maggiore e il nervo nasopalatino, fondamentali per una corretta guarigione dei tessuti.
- Prima del posizionamento definitivo, è stata testata una griglia EagleGrid® replica, utile per verificare l'adattamento e perfezionare il fitting attraverso la tecnica del press-fit.
- Infine, la griglia definitiva in titanio è stata inserita mediante osteotomie trasverse, così da far emergere gli abutment in gengiva cheratinizzata, riducendo il rischio di esposizioni.
Esito della riabilitazione
L'intervento ha permesso di ottenere una protesi fissa in mascellare atrofico senza ricorrere a rigenerazioni estese, tradizionalmente necessarie in casi simili. L'associazione tra impianti pterigoidei e griglia sottoperiostea in titanio ha reso possibile una riabilitazione stabile, funzionale ed esteticamente soddisfacente, con una riduzione significativa delle complicanze rispetto alle griglie di vecchia concezione.
Un ulteriore esempio clinico di riabilitazione mascellare superiore con impianti sottoperiostei è disponibile nel video "Impianti sottoperiostei per la riabilitazione di un mascellare fortemente atrofico – Parte 1", sempre a cura del tootor Mauro Cerea.
Conclusioni
Gli impianti sottoperiostei rappresentano oggi una valida opzione terapeutica nei casi di riabilitazione del mascellare superiore atrofico, dove le tecniche tradizionali di implantologia endossea non sono applicabili o richiederebbero procedure rigenerative molto estese.
La tecnologia EagleGrid®, grazie alla progettazione digitale CAD-CAM e alla realizzazione in titanio, ha migliorato la precisione e ridotto i rischi storicamente associati a questo approccio.
L'integrazione con l'implantologia pterigoidea consente inoltre di aumentare la stabilità complessiva della riabilitazione, offrendo al paziente la possibilità di ottenere una protesi fissa anche in condizioni di atrofia avanzata.
Il caso clinico documentato dal tootor Mauro Cerea su TOOTOR dimostra come, con un'adeguata pianificazione e con l'utilizzo di queste tecniche, sia possibile raggiungere risultati predicibili sia dal punto di vista funzionale che estetico, restituendo al paziente qualità di vita e comfort masticatorio.
Vuoi vedere nel dettaglio tutte le fasi chirurgiche? Guarda il video completo su TOOTOR: "Riabilitazione mascellare superiore con impianti sottoperiostei – Parte 1".
Su TOOTOR è disponibile anche il video "Riabilitazione mascellare superiore gravemente atrofico con impianti sottoperiostei – Parte 1", a cura del tootor Luigi Angelo Vaira, che documenta un ulteriore approccio clinico alla gestione dell'atrofia mascellare superiore con impianti sottoperiostei.
FAQ:
- In quali casi clinici sono indicati gli impianti sottoperiostei?
Gli impianti sottoperiostei sono indicati nei casi di atrofia severa del mascellare superiore, quando non è possibile inserire impianti endossei convenzionali. Vengono utilizzati anche quando il paziente non può o non vuole affrontare procedure rigenerative estese, come rialzo di seno o innesti ossei complessi. - Quali sono i vantaggi della tecnologia EagleGrid® rispetto agli impianti sottoperiostei tradizionali?
La tecnologia EagleGrid® prevede la realizzazione di una griglia sottoperiostea in titanio tramite laser melting e workflow CAD-CAM. Questo consente una progettazione su misura, un adattamento preciso al mascellare del paziente e un ridotto rischio di esposizioni rispetto agli impianti sottoperiostei del passato. - È possibile combinare impianti sottoperiostei con implantologia pterigoidea?
Sì. In molti casi di implantologia mascellare complessa, gli impianti sottoperiostei vengono integrati con l'implantologia pterigoidea. L'associazione consente di sfruttare l'osso tuberale posteriore per aumentare la stabilità della riabilitazione e garantire un miglior supporto protesico. - Quali sono i tempi di riabilitazione con impianti sottoperiostei?
Rispetto alle procedure di rigenerazione ossea, i tempi di riabilitazione con impianti sottoperiostei sono generalmente più rapidi. In molti casi è possibile posizionare una protesi fissa in mascellare atrofico in tempi ridotti, evitando i lunghi periodi di guarigione tipici delle tecniche rigenerative. - Ci sono limiti o complicanze associate agli impianti sottoperiostei?
Nonostante i progressi tecnologici, gli impianti sottoperiostei richiedono esperienza chirurgica avanzata. Le possibili complicanze includono esposizione della struttura, infezioni o problematiche di stabilità. Tuttavia, la progettazione CAD-CAM e l'uso del titanio hanno ridotto significativamente questi rischi. - La riabilitazione mascellare superiore con impianto sottoperiosteo garantisce sempre una protesi fissa?
L'obiettivo principale della riabilitazione con griglia sottoperiostea in titanio è quello di restituire al paziente una protesi fissa anche in mascellari con atrofia avanzata. La predicibilità dipende dalla corretta pianificazione, dall'integrazione con altre tecniche (come gli impianti pterigoidei) e dall'esperienza del clinico.
