Corona Chairside 4.6 con CEREC - Parte 1

Alberto Bellacicca

In questo video il tootor Alberto Bellacicca illustra la riabilitazione di un premolare inferiore con protocollo digitale. Viene raccolta la scansione intraorale e la corona in disilicato di litio avvitata viene realizzata con tecnologia CAD/CAM.

Corone chairside su impianto: workflow digitale con CEREC passo per passo

Negli ultimi anni il flusso digitale in odontoiatria ha trasformato in maniera radicale la gestione della protesi chairside su impianti. Grazie a tecnologie CAD/CAM sempre più avanzate, oggi è possibile realizzare una corona chairside in tempi molto ridotti, garantendo al paziente un restauro preciso, estetico e funzionale.

Tra i sistemi più diffusi e affidabili troviamo CEREC (Chairside Economical Restoration of Esthetic Ceramics), una piattaforma che integra scanner intraorale, software di progettazione e unità di fresaggio. L'approccio digitale con CEREC permette al clinico di gestire l'intero processo: dall'impronta digitale Omnicam, alla progettazione del manufatto, fino al fresaggio e.max CAD e alla cementazione definitiva, il tutto in un'unica seduta.

Questa metodica chairside rappresenta una svolta non solo per i pazienti, che possono beneficiare di una riabilitazione immediata senza tempi di attesa prolungati, ma anche per gli odontoiatri, che hanno un controllo totale sul workflow CAD/CAM e possono ottimizzare tempi, costi e predicibilità dei risultati.

Cos'è il sistema CEREC e come funziona

Il sistema CEREC è una delle tecnologie più consolidate nel campo del workflow CAD/CAM in odontoiatria. Si tratta di una piattaforma digitale che consente di realizzare corone chairside e altri restauri protesici direttamente nello studio odontoiatrico, senza dover ricorrere al laboratorio esterno. Le evidenze cliniche dimostrano che i protocolli digitali completi in protesi fissa (inclusi quelli su impianti) sono almeno comparabili in termini di precisione, tempi e soddisfazione del paziente rispetto ai workflow tradizionali (Bernauer et al., 2023).

La forza di CEREC sta nell'integrazione di tre componenti principali:

Grazie a questo approccio, la protesi chairside diventa una procedura rapida, predicibile e altamente personalizzata. Il clinico ha il pieno controllo del processo, dalla fase di scansione all'inserimento della corona definitiva, offrendo al paziente una riabilitazione completa in un'unica seduta.

Workflow digitale per una corona singola su impianto

Il workflow CAD/CAM per la realizzazione di una corona chairside su impianto prevede una sequenza di passaggi fondamentali che assicurano precisione e predicibilità del risultato.

  1. Scansione ottica con Omnicam
    Si inizia con la scansione dell'arcata antagonista: non è necessario acquisire l'intera arcata, ma bastano 3-4 denti per ottenere un montaggio in occlusione accurato. L'uso dell'impronta digitale con Omnicam riduce i tempi clinici e migliora il comfort del paziente rispetto ai materiali tradizionali. L'accuratezza dell'impronta su impianto è essenziale: una recente metanalisi su studi in vivo ha evidenziato che la precisione delle impronte digitali implantari dipende fortemente dalla strategia di scansione e dal dispositivo usato (Ma et al., 2023).
  2. Impronta con moncone di guarigione
    Questa fase è utile per registrare correttamente l'occlusione. La presenza del moncone consente di definire con precisione i rapporti interarcata prima della fase successiva.
  3. Impronta del tragitto transmucoso
    Dopo la rimozione del moncone di guarigione, si procede con la registrazione del tragitto transmucoso, passaggio cruciale per garantire un adattamento ottimale della futura protesi chairside.
  4. Impronta con T-base e Scan Abutment Sirona
    Infine, si posiziona il T-base sull'impianto e lo Scan Abutment Sirona, che permette di registrare con elevata precisione la connessione implantare. Questo step è determinante per assicurare un fitting corretto al momento della progettazione e della cementazione della corona definitiva.

Grazie a questa sequenza di impronte, il clinico ottiene tutte le informazioni necessarie per realizzare una corona su impianto con CEREC, fresata in e.max CAD e adattata perfettamente sia dal punto di vista funzionale che estetico.

Un caso di workflow digitale step by step è illustrato nel video "Workflow digitale: protesi chairside elemento 2.5", dove il tootor Massimiliano Urso mostra la protesizzazione di un premolare con ceramica ibrida CAD/CAM.

CEREC e disilicato di litio: realizzazione di una corona su impianto 4.6

Nel video, il tootor Alberto Bellacicca illustra un protocollo completo di riabilitazione chairside per il dente 4.6 mediante una corona singola in disilicato di litio. L'intero flusso segue le logiche del workflow digitale CAD/CAM, garantendo velocità, precisione e predicibilità.

Dopo la scansione ottica con Omnicam, vengono acquisite tre diverse impronte digitali:

Questi passaggi permettono di trasferire al software tutti i dati necessari alla progettazione della futura corona su impianto CEREC. La progettazione digitale viene poi inviata all'unità di fresaggio, che lavora un blocchetto e.max CAD già preforato per l'alloggiamento del T-base.

Il manufatto ottenuto è una corona in disilicato di litio, materiale che offre ottime proprietà meccaniche e un'elevata resa estetica, simile al dente naturale. Dopo le rifiniture e la caratterizzazione, la corona viene provata e adattata direttamente in bocca, per poi essere cementata definitivamente.

L'intero processo avviene in un'unica seduta, eliminando la necessità di provvisori e di appuntamenti multipli. Questo approccio riduce i tempi complessivi della riabilitazione, migliora il comfort del paziente e permette al clinico di mantenere il pieno controllo di ogni fase del trattamento.

La letteratura conferma come i protocolli digitali completi, inclusi i flussi chairside con CEREC, siano predicibili e affidabili sia per la precisione che per la soddisfazione del paziente (Bernauer et al., 2023). Inoltre, studi recenti hanno dimostrato l'elevata accuratezza delle impronte digitali implantari ottenute con scanner intraorali come l'Omnicam (Ma et al., 2023).

Un altro esempio di applicazione clinica è illustrato nel video "Chairside: corona elemento 2.5 – Parte 1", dove il tootor Alberto Bellacicca mostra la cementazione di una corona in disilicato di litio su premolare superiore.

Vantaggi della metodica chairside per paziente e clinico

La realizzazione di una corona chairside con tecnologia CEREC porta con sé numerosi vantaggi, che rendono questo approccio sempre più diffuso nell'ambito del workflow digitale in odontoiatria.

Uno dei principali benefici è la riduzione dei tempi: l'intero processo, dalla scansione con Omnicam alla progettazione CAD e al fresaggio e.max CAD, si conclude in poche ore. Il paziente riceve la corona definitiva nella stessa seduta, senza necessità di provvisori e senza dover tornare più volte in studio.

La precisione è un altro punto di forza. L'uso di impronte digitali e del T-base con Scan Abutment Sirona consente di registrare con grande accuratezza la connessione implantare, riducendo il rischio di adattamenti clinici e garantendo un fitting ottimale.

Dal punto di vista del paziente, il comfort è notevolmente superiore: niente materiali da impronta tradizionali, meno fastidi e tempi di attesa azzerati. Inoltre, l'estetica delle corone in disilicato di litio fresate chairside risponde alle aspettative di naturalità e resistenza richieste in implantoprotesi.

Se sei interessato anche agli aspetti più odontotecnici della progettazione, ti consigliamo la serie "Corona su impianti in zona estetica: dalla progettazione alla finalizzazione", in cui il tootor Alessandro Arnone illustra step by step come ottenere un manufatto protesico altamente estetico e integrato nel sorriso del paziente.

Infine, il clinico beneficia di un controllo totale sul flusso di lavoro. La possibilità di gestire ogni fase internamente, senza dover delegare al laboratorio, consente di ottimizzare tempi e costi e di mantenere una supervisione diretta su precisione ed estetica del restauro. Come riportato anche da revisioni sistematiche sul flusso digitale protesico (Bernauer et al., 2023), la metodica chairside rappresenta una soluzione predicibile e di alta qualità per la riabilitazione implantare.

Riabilitazione chairside con CEREC: sintesi e considerazioni finali

La riabilitazione chairside con sistema CEREC rappresenta oggi una delle soluzioni più affidabili e predicibili per la gestione delle corone singole su impianti. Grazie al workflow digitale CAD/CAM, è possibile coniugare efficienza clinica, estetica e funzionalità, riducendo i tempi e migliorando il comfort del paziente.

Il caso clinico illustrato dal tootor Alberto Bellacicca, dimostra concretamente come l'integrazione di impronta digitale Omnicam, progettazione CAD e fresaggio e.max CAD permetta di consegnare una corona definitiva in una sola seduta, senza compromessi in termini di precisione e resa estetica.

Vuoi vedere nel dettaglio tutte le fasi del trattamento? Guarda il video "Corona Chairside 4.6 con CEREC - Parte 1" disponibile su Tootor, dove il Alberto Bellacicca mostra passo dopo passo il protocollo clinico completo.

FAQ

  1. Quali sono i vantaggi principali della corona chairside rispetto al workflow tradizionale?
  2. La corona chairside consente di ridurre drasticamente i tempi, passando dalla scansione intraorale alla consegna del manufatto in poche ore. Inoltre, elimina i provvisori, riduce il discomfort del paziente e permette al clinico di avere il controllo totale del flusso.

  3. In che cosa consiste il sistema CEREC per corone su impianto?
  4. CEREC è una piattaforma CAD/CAM che integra impronta digitale Omnicam, software di progettazione e unità di fresaggio. In implantoprotesi, permette di realizzare e consegnare una corona definitiva su impianto direttamente in studio, senza la necessità di un laboratorio esterno.

  5. Quanto è accurata l'impronta digitale con Omnicam per le riabilitazioni implantari?
  6. Gli scanner intraorali come Omnicam offrono un'elevata accuratezza, soprattutto per le corone singole. Studi recenti dimostrano che le impronte digitali implantari hanno risultati sovrapponibili, e in alcuni casi superiori, rispetto alle impronte convenzionali con cucchiaio individuale.

  7. Perché è importante utilizzare T-base e Scan Abutment Sirona nel workflow digitale?
  8. Il T-base e lo Scan Abutment Sirona consentono di registrare in modo preciso la connessione implantare e la posizione tridimensionale dell'impianto. Questo step è fondamentale per garantire un fitting ottimale della corona chairside durante la cementazione definitiva.

  9. Quali materiali si utilizzano nel fresaggio E.max CAD per le corone chairside?
  10. Il materiale più diffuso è il disilicato di litio (e.max CAD), scelto per l'elevata resistenza meccanica e l'ottima resa estetica. Fresato direttamente in studio, permette di ottenere corone chairside estetiche, funzionali e durature.

  11. Il workflow CAD/CAM in odontoiatria è indicato solo per corone singole?
  12. No. Il flusso digitale CAD/CAM può essere applicato anche ad altri tipi di restauri: faccette, intarsi, ponti a breve raggio e, in alcuni casi, anche riabilitazioni più complesse. Tuttavia, la sua predicibilità è massima nelle corone singole su impianto o su dente naturale.